ACSE on LINE 3/5 2010

ACSE on LINE 3/5  2010
scuola

giovedì 3 marzo 2011

ACSE on LINE 5° MARZO 2011


INFO SULLA CONVIVENZA A.C.S.E. realizzata dom.27 febb. 2011.
Carissimi amici e volontari, come sapete ogni ultima domenica del mese l’ A.C.S.E. realizza un incontro di formazione per educarci alla sana convivenza in famiglia e tra i popoli. Sappiate che siete sempre tutti invitati! Invitate anche i vostri amici ! - Dove:La nostra sede si trova in via del Buon Consiglio 19, 00184 Roma (06.6791669) (Metro Colosseo, o 1°stop del Bus 75 in V. Cavour arrivando dal Colosseo.)
Nei vari incontri passati,(anno 2010), abbiamo affrontato i seguenti temi: 1- formazione alla COSTITUZIONE
2- diritti, libertà, responsabilità e dignità del migrante nella costituzione 3- commemorazione dei 50 anni della indipendenza di ben 17 paesi africani
4- quali prospettive per gli immigrati in italia nel 2011 5- analisi della “situazione attuale della donna immigrata in Italia” e “valori base dei diritti degli IMMIGRATI 6- la scuola e’ aperta a tutti (art. 34 COSTIT.) 7- difficolta’ dei matrimoni e in particolare dei matrimoni misti.(due incontri fino a gen.2011).
8- L’ ultimo incontro del 27 febbraio2011, ha avuto i seguenti temi: a- In quanti gruppi sono divisi i mussulmani, quali le differenze tra i vari gruppi e perché sunniti e sciiti si uccidono?
b- Cosa sta succedendo nei paesi islamici in rivolta? Libia in particolare?
Ci ha parlato con chiarezza straordinaria : Valentino Cottini prof. Di Islamologia al PISAI. (Pontificio Istituto Studiodell’ Arabo e dell’ Islam di Roma)
Con la Santa Messa la Parola di Dio ci ha dato uno scossone. Ecco i testi:Isaia.49,14-15, prima lettura 14 Sion ha detto: “Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato”.
15 “Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai”. Dice il Signore.


I° cor. 4,1-5, alcuni brani della seconda lettura:
… si richiede negli amministratori … che ognuno risulti fedele. 3 A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, 4 perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! 5 Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
6 Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto perché impariate nelle nostre persone a stare a ciò che è scritto e non vi gonfiate d’orgoglio a favore di uno contro un altro. 7 Chi dunque ti ha dato questo privilegio? Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come non l’avessi ricevuto?
…… 9 Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. 10 Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. 11 Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo, 12 ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; 13 calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.

Vangelo di Mt.6,24-34 Dio e il denaro.
24 Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona.

Abbandonarsi alla Provvidenza

25 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

E’ seguito il pranzo in comune, in cui abbiamo vissuto con vera fraternità assaporando i succosi maccheroni dell’ACSE e la condivisione libera di offerte. Il tutto condito con allegria e musica.
ore 14.00 inizio della chiaccherata del Prof. Valentino Cottini seguia da dibattito.
Ci ha fatto capire che la lotta tra sunniti e sciiti fu , fin dall’inizio, lotta per il potere. Questa lotta l’ha definita “la madre di tutte le divisioni” sia all’interno dell’Islam, sia all’Interno della Cristianità, come all’interno del mondo.
Ecco perché Cristo ha detto: “Cercate prima il regno diDio e la sua Giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Nel dibattito che ne è seguito, peraltro molto interessante, è apparsa un’ altra idea molto chiara, rispondendo a qualcuno che diceva che l’Islam conosce Gesu e Maria sua madre. Dobbiamo avere le idee molto chiare: il Gesù dell’Islam non è il Gesu’ dei Vangeli così come Maria dell’islam non è Maria madre di Gesù nei Vangeli. Se non chiariamo bene le idee, andremo incontro solo a una grande confusione.
Si è parlato poi degli avvenimenti di questi ultimi tempi, la rivolta del magreb contro i suoi tirranni e in particolare di quanto succede ora in Libia. Si è concluso che nessun popolo della terra può tolllerare a lungo l’oppressione dei suoi capi e, indipendnetemente dalla religione, basta una scintilla per scatenare la ribellione, soprattutto quando la misura della pazienza del popolo ha raggiunto il livello di ebollizione. Ci saranno ancora molti morti, ma certamente indietro non si torna. Dio ha creato l’uomo libero, alla ricerca instancabile della verità, della scienza e della vita.
E’ stato proiettato un messaggio in Power Point in cui si diceva chiaramente che: dare la colpa a Dio dei disastri dell’umanità, non ha senso, visto che troppi uomini e donne non vogliono sentir parlare di Dio e non vogliono seguire le sue leggi. In particolare certi capi di stato drogati dal potere. Dio vorrebbe aiutarci, ma sia nelle scuole, sia nelle famiglie, sia nei governi, troppi non ne vogliono sapere. Dio è sempre disposto ad aiutarci, ma noi dobbiamo chiederglielo. Se a guidare l’umanità è la lotta per il potere, l’odio, l’immoralità, la ricerca del piacere senza legge,… allora nessuno si lamenti , l’abbiamo voluto noi. Se i padri sono ubriachi… immaginate cosa soffriranno i figli! La conclusione positiva è stata quella di affermare che Dio ci è vicino e guida la storia. Gli ultimi avvenimenti lo dimostrano. Lo Spirito di Dio si trova in mezzo a tutti i popoli. Uniamo quindi le forze positive, perché , con il Suo aiuto, vinceremo il male.

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