ACSE on LINE 3/5 2010

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scuola

lunedì 28 marzo 2011

CHE SUCCEDE A LAMPEDUSA ? ACSE N°7

Cosa succede a Lampedusa?

1) NOI E IL MONDO DEI MIGRANTI: Il mondo sta cambiando, volenti o nolenti. E’ come un fiume in piena. Non si può nuotare contro corrente, ma bisogna accompagnarla cercando di dirigersi positivamente verso la riva. Per fare questo “BISOGNA CONOSCERE”, CONFRONTARSI, STUDIARE E AVERE OBIETTIVI CHIARI, PREVENIRE, SENZA ESSERE ASSOLUTISTI, MA DISPONIBILI AL CAMBIAMENTO.

La lungimiranza del Papa Giovanni Paolo II ha dato origine IL 12 LUGLIO 1990 (20ANNI FA) alla enciclica “Redemptoris Missio” (La missione del Redentore)in cui al n°37, parlando dei migranti , si dice :
“Fra le grandi mutazioni del mondo contemporaneo, le migrazioni hanno prodotto un fenomeno nuovo: i non cristiani giungono assai numerosi nei paesi di antica cristianità, creando occasioni nuove di contatti e scambi culturali, sollecitando la Chiesa all'accoglienza, al dialogo, all'aiuto e, in una parola, alla fraternità. Fra i migranti occupano un posto del tutto particolare i rifugiati e meritano la massima attenzione. Essi sono ormai molti milioni nel mondo e non cessano di aumentare: sono fuggiti da condizioni di oppressione politica e di miseria disumana, da carestie e siccità di dimensioni catastrofiche. La Chiesa deve assumerli nell'ambito della sua sollecitudine apostolica. Infine, si possono ricordare le condizioni di povertà, spesso intollerabile, che vengono a crearsi in non pochi paesi e sono spesso all'origine delle migrazioni di massa. La comunità dei credenti in Cristo è provocata da queste situazioni disumane: l'annunzio di Cristo e del regno di Dio deve diventare strumento di riscatto umano per queste popolazioni”. (RM n.37)

2) RIFLESSIONE SUL TEMA:oggi ol problema è quello di capire veramente cosa succede dopo che in tutto il nord Africa sono esplosi i movimenti che richiedevano a gran voce libertà e democrazia, fino al pnto da diventare una rivolta generale che ha fatto saltare i potenti di Egitto, Tunisia, e mettere in crisi e in vera difficcoltà la Libia e il suo capo indiscusso Gheddafi.
Queste profetiche parole del Papa Giovanni Paolo II acquistano veridicità oggi e ci interrogano con drammatica evidenza. Da tempo, in Italia e altrove, un gruppo consistente di persone grida contro gli immigrati mentre un altro gruppo propone di aprire le frontiere. Un gruppo scarica tutte le colpe possibili sui migranti e sui popoli da cui provengono, mentre altri denunciano le colpe del colonialismo e dello sfruttamento dei paesi poveri realizzato dai paesi ricchi. Tutto Vero, ma… e vero anche che siamo tutti colpevoli!
Io sono convinto della nostra responsabiltài generale, anche se in misura diversa, perché troppo spesso siamo guidati, noi e gli immigrati , da egoismo, orgoglio, avidità, interessi personali, vanagloria,ecc.
Solo l’unione di tutte le nostre forze positive potrà aiutarci a uscire da questa difficile situazione.

3) UNPO DI STORIA:Pochi hanno la pazienza di chiedesi quali sono state in Africa e in America le conseguenze della tratta degli schiavi, protrattasi per secoli, a cui sono seguiti anni di feroce colonialismo, infine, quando le potenze coloniali hanno lasciato l’Africa, sono scoppiate le lotte interne per la conquista del potere tra i vari gruppi insorgenti. Si sono quindi affermati una serie di dominatori e tiranni apparentemente indistruttibili, alleati con i poteri coloniali antecendenti o coni nuovi, tra cui Cina e Russia.
Sono quindi scoppiate lotte e guerre fratricide realizzate con le armi fornite dai paesi ex coloniali o dai paesi comunisti, tutti interessati alle ricchezze dei paesi del terzo mondo.
Da questa tragica situazione e dall’ avidità dei potenti della terra, europei o meno, che, senza scrupoli, hanno sempre sfruttato i più deboli, sono nate le conseguenze che ora dobbiamo affrontare: crisi economica mondiale , migrazioni di massa, guerre tra i popoli, in cui salta agli occhi una caratteristica: la colpa è sempre degli altri!! Noi siamo i buoni e gli altri sono i cattivi. Tutti coloro che sparano, lo fanno per difendere la libertà e la giustizia!!!. Queste sono Bufale a livello industriale !
Di fatto milioni di persone si trovano senza casa, senza lavoro, senza famiglia, e senza patria. La corruzione e la criminalità organizzata distruggono la giustizia mentre il cancro della malvagità si espande come una macchia d’olio.
E’ la somma degli egoismoi di noi tutti che da origine a questo disastro. (Vedi i tesori dei vari capi di stato: da Alì, Mubarak, Gheddafi e altri che ben conosciamo!!).

La voglia di giustizia, di verità e amore vero, da origine alla voglia di cambiamento, alla voglia di ribellarsi.
Troppo spesso, per realizzare il cambiamento si ricorre all’ uso della forza bruta perché l’uso della ragione non da risultati, le ingiustizie continuano, i potenti non sono capaci di ascoltare i loro sudditi.

Quello che sta succedendo è frutto di tutte queste tragedie che vengono da lontano. Il miscuglio tra: poteri politici sordi alle grida del popolo, acceccati dalla ricerca dei propri interessi, criminalità organizzata e voglia di cambiamento del popolo giovane, hanno dato origine al fenomeno in atto:
Barche e battelli strapieni in viaggio verso Lampedusa.

La domanda che considero interessante è la seguente : come mai la criminalità organizzata è riuscita a preparare natanti di ogni tipo per trasportare migranti a 1.500 € a persona e il nostro governo non è riuscito a prepararsi per accogliere questa gente, trasportarla sulla terra ferma, preparare tendopoli e organizzare i controlli necessari per capire chi è richiedente asilo politico e chi è invece un semplice migrante che vuole tentare un’avventura nel paese del “bengodi”?

Mi viene il sospetto che sia stato tutto preordinato per creare il caos e così giustificare la stupida politica del castello assediato nei confronti dell’ immigrazione.
Anche i poveri , comei ricchi, sanno approfittare delle occasioni che si presentano buttandosi a capofitto in avventure senza ritorno. Questa è una carateristica dei giovani, e i migranti sono tutti giovani, e sono disposti a tutto per realizzare i loro sogni.

Nella tragedia della Libia, i giovani dei paesi limitrofi, come Tunisia e Algeria, che da anni avevano la voglia di un cambiamento e da anni hanno bevuto le falsità che la nostra televisione propinava loro, hanno deciso di approfittare della situazione e tentare il salto verso l’ignoto “paradiso italiano”. Ovviamente non tutti sono rifugiati politici.La criminalità organizzata ci ha messo la “zampa”, ma dobbiamo stare attenti, con le nostre reazioni, a non farne dei martiri. Dobbiamo capire che, per il futuro, se non vogliamo tragedie immense e problemi a non finire, il nostro interesse sarà difeso meglio se, ugualmente , difenderemo gli interessi degli altri.”ConclusioniAbbiamo bisogno :
Di un governo mondiale che sviluppi la giustizia per tutti e la equa distribuzione delle ricchezze del globo, che non sia più solo appannaggio di alcuni potenti.
E’ necessario prendere coscienza che bisogna sviluppare a livello mondiale l’ insegnamento dei valori della dignità umana e l’ uguaglianza dei diritti.
La pace sarà frutto della giustizia perchè la terra è di tutti e tutti siamo “migranti”e con gli stessi diritti.
 Non possiamo più permettere che un governo possa trucidare la sua gente e non è vendendo armi che si costruirà la pace, ma deistribuendo la conoscenza e la possibilità di sviluppo per tutti i popoli.
Ora siamo in stato di emergenza perché ce la siamo cercata!
Siamo nella stessa barca e dobbiamo tutti… remare e collaborare.
Questo lavoro durerà per secoli, ma non abbiamo scelta: L’ alternativa sarà la distruzione dell’umanità.
Per ottenere questa giustizia ci dovremo sacrificarci tutti.
Per farlo dovremo credere fermamente nei valori morali e nella dignità di ogni uomo.
P.Claudio Crimi _Missionario Comboniano Roma 28 marzo 2011

mercoledì 23 marzo 2011

IPOCRISIE DEL MONDO POLITICO acse N° 6

Odissea dalla politicaComunicato stampa del presidente di Pax Christi Italia
Il regime di Gheddafi ha sempre mostrato il suo volto tirannico. Pax Christi ha denunciato le connivenze di chi, Italia in testa, gli forniva una quantità enormi di armi, anche dopo la sua visita in Italia, sui diritti umani violati in Libia, sulla tragica sorte delle vittime dei respingimenti, su chi muore nel deserto o nelle prigioni libiche. Il Colonnello era già in guerra con la sua gente anche quando era nostro alleato e amico.
Mentre parlano solo le armi, si resta senza parole. Ammutoliti, sconcertati. Anche noi di Pax Christi, come tante altre persone di buona volontà.
Il regime di Gheddafi ha sempre mostrato il suo volto tirannico. Pax Christi, con altri, ha denunciando le connivenze di chi, Italia in testa, gli forniva una quantità enormi di armi senza dire nulla, anche dopo la sua visita in Italia “sui diritti umani violati in Libia, sulla tragica sorte delle vittime dei respingimenti, su chi muore nel deserto o nelle prigioni libiche. Il dio interesse è un dio assoluto, totalitario, a cui tutto va immolato. Anche a costo di imprigionare innocenti, torturarli, privarli di ogni diritto, purché accada lontano da qui. In Libia.” (Pax Christi 2 settembre 2010). Il Colonnello era già in guerra con la sua gente anche quando era nostro alleato e amico!
Non possiamo tacere la triste verità di un’operazione militare che, per quanto legittimata dal voto di una incerta e divisa comunità internazionale, porterà ulteriore dolore in un’area così delicata ed esplosiva, piena di incognite ma anche di speranze. Le operazioni militari contro la Libia non ci avvicinano all’alba, come si dice, ma costituiscono un’uscita dalla razionalità, un’ “odissea” perchè viaggio dalla meta incerta e dalle tappe contraddittorie a causa di una debolezza della politica.
Di fronte a questi fatti, vogliamo proporre cinque passi di speranza e uno sguardo di fede.
1) Constatiamo l’assenza della politica e la fretta della guerra. E’ evidente a tutti che non si sono messe in opera tutte le misure diplomatiche, non sono state chiamate in azione tutte le possibili forze di interposizione. L’opinione pubblica deve esserne consapevole e deve chiedere un cambiamento della gestione della politica internazionale.
2) Si avverte la mancanza di una polizia internazionale che garantisca il Diritto dei popoli alla autodeterminazione.
3) Non vogliamo arrenderci alla logica delle armi. Non possiamo accettare che i conflitti diventino guerre. Teniamo desto il dibattito a proposito delle azioni militari, chiediamo che esse siano il più possibile limitate e siano accompagnate da seri impegni di mediazione. Perchè si sceglie sempre e solo la strada della guerra? Ce lo hanno chiesto più volte in questi anni i tanti amici che abbiamo in Bosnia, in Serbia, in Kosovo, in Iraq.
4) Operiamo in ogni ambito possibile di confronto e di dialogo perché si faccia ogni sforzo così che l’attuale attacco armato non diventi anche una guerra di religione. In particolare vogliamo rivolgerci al mondo musulmano e insieme, a partire dall’Italia, invocare il Dio della Pace e dell’Amore, non dell’odio e della guerra. Ce lo insegnano tanti testimoni che vivono in molte zone di guerra.
5) Come Pax Christi continuiamo con rinnovata consapevolezza la campagna per il disarmo contro la produzione costosissima di cacciabombardieri F-35. Inoltre invitiamo tutti a mobilitarsi per la difesa della attuale legge sul commercio delle armi, ricordiamo anche le parole accorate di d.Tonino Bello: “dovremmo protenderci nel Mediterraneo non come “arco di guerra” ma come “arca di pace”.
Giovanni Paolo II per molti anni ha parlato dei fenomeni bellici contemporanei come “avventura senza ritorno”, “ spirale di lutto e di violenza”, “abisso del male”, “suicidio dell’umanità”, “crimine”, “tragedia umana e catastrofe religiosa”. Per lui “le esigenze dell’umanità ci chiedono di andare risolutamente verso l’assoluta proscrizione della guerra e di coltivare la pace come bene supremo, al quale tutti i programmi e tutte le strategie devono essere subordinati” (12 gennaio 1991).
In questa prospettiva Pax Cristi ricorda ai suoi aderenti che il credente riconosce nei mali collettivi, o strutture di peccato, quel mistero dell’iniquità che sfugge all’atto dell’intelligenza e tuttavia è osservabile nei suoi effetti storici. Nella fede comprendiamo che di questi mali sono complici anche l’acquiescenza dei buoni, la pigrizia di massa, il rifiuto di pensare. Chi è discepolo del Vangelo non smette mai di cercare di comprendere quali sono state le complicità, le omissioni, le colpe. E allo stesso tempo con ogni mezzo dell’azione culturale tende a mettere a fuoco la verità su Dio e sull’uomo.
Sua Ecc.za Mons. Giovanni Giudici
presidente di Pax Christi Italia
Pavia, 21 marzo 2011
Per contatti segreteriavescovo@diocesi.pavia.it

Sentite Questa, solo per non meravigliarvi più di nullaDunque: la Coalizione dei 'volonterosi' nella prima settimana di intervento in Libia ha speso 800 milioni di dollari ...(avete letto bene:in 1 settimana!).
A parte le opinioni sull'opportunità di un intervento del genere (ognuno se la veda con le sue idee e con la sua coscienza), non abbiate paura: il PIL non ne risentirà...
Tuttavia, come mai, per altri 'campi', i fondi non si trovano mai ????
Ma io - si sa - sono un 'qualunquista' !
Cari saluti a Tutti e ... Buona Fortuna!
Maurizio Sbrana da Lucca.

giovedì 3 marzo 2011

ACSE on LINE 5° MARZO 2011


INFO SULLA CONVIVENZA A.C.S.E. realizzata dom.27 febb. 2011.
Carissimi amici e volontari, come sapete ogni ultima domenica del mese l’ A.C.S.E. realizza un incontro di formazione per educarci alla sana convivenza in famiglia e tra i popoli. Sappiate che siete sempre tutti invitati! Invitate anche i vostri amici ! - Dove:La nostra sede si trova in via del Buon Consiglio 19, 00184 Roma (06.6791669) (Metro Colosseo, o 1°stop del Bus 75 in V. Cavour arrivando dal Colosseo.)
Nei vari incontri passati,(anno 2010), abbiamo affrontato i seguenti temi: 1- formazione alla COSTITUZIONE
2- diritti, libertà, responsabilità e dignità del migrante nella costituzione 3- commemorazione dei 50 anni della indipendenza di ben 17 paesi africani
4- quali prospettive per gli immigrati in italia nel 2011 5- analisi della “situazione attuale della donna immigrata in Italia” e “valori base dei diritti degli IMMIGRATI 6- la scuola e’ aperta a tutti (art. 34 COSTIT.) 7- difficolta’ dei matrimoni e in particolare dei matrimoni misti.(due incontri fino a gen.2011).
8- L’ ultimo incontro del 27 febbraio2011, ha avuto i seguenti temi: a- In quanti gruppi sono divisi i mussulmani, quali le differenze tra i vari gruppi e perché sunniti e sciiti si uccidono?
b- Cosa sta succedendo nei paesi islamici in rivolta? Libia in particolare?
Ci ha parlato con chiarezza straordinaria : Valentino Cottini prof. Di Islamologia al PISAI. (Pontificio Istituto Studiodell’ Arabo e dell’ Islam di Roma)
Con la Santa Messa la Parola di Dio ci ha dato uno scossone. Ecco i testi:Isaia.49,14-15, prima lettura 14 Sion ha detto: “Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato”.
15 “Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai”. Dice il Signore.


I° cor. 4,1-5, alcuni brani della seconda lettura:
… si richiede negli amministratori … che ognuno risulti fedele. 3 A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, 4 perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! 5 Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
6 Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto perché impariate nelle nostre persone a stare a ciò che è scritto e non vi gonfiate d’orgoglio a favore di uno contro un altro. 7 Chi dunque ti ha dato questo privilegio? Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come non l’avessi ricevuto?
…… 9 Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. 10 Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. 11 Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo, 12 ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; 13 calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.

Vangelo di Mt.6,24-34 Dio e il denaro.
24 Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona.

Abbandonarsi alla Provvidenza

25 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

E’ seguito il pranzo in comune, in cui abbiamo vissuto con vera fraternità assaporando i succosi maccheroni dell’ACSE e la condivisione libera di offerte. Il tutto condito con allegria e musica.
ore 14.00 inizio della chiaccherata del Prof. Valentino Cottini seguia da dibattito.
Ci ha fatto capire che la lotta tra sunniti e sciiti fu , fin dall’inizio, lotta per il potere. Questa lotta l’ha definita “la madre di tutte le divisioni” sia all’interno dell’Islam, sia all’Interno della Cristianità, come all’interno del mondo.
Ecco perché Cristo ha detto: “Cercate prima il regno diDio e la sua Giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Nel dibattito che ne è seguito, peraltro molto interessante, è apparsa un’ altra idea molto chiara, rispondendo a qualcuno che diceva che l’Islam conosce Gesu e Maria sua madre. Dobbiamo avere le idee molto chiare: il Gesù dell’Islam non è il Gesu’ dei Vangeli così come Maria dell’islam non è Maria madre di Gesù nei Vangeli. Se non chiariamo bene le idee, andremo incontro solo a una grande confusione.
Si è parlato poi degli avvenimenti di questi ultimi tempi, la rivolta del magreb contro i suoi tirranni e in particolare di quanto succede ora in Libia. Si è concluso che nessun popolo della terra può tolllerare a lungo l’oppressione dei suoi capi e, indipendnetemente dalla religione, basta una scintilla per scatenare la ribellione, soprattutto quando la misura della pazienza del popolo ha raggiunto il livello di ebollizione. Ci saranno ancora molti morti, ma certamente indietro non si torna. Dio ha creato l’uomo libero, alla ricerca instancabile della verità, della scienza e della vita.
E’ stato proiettato un messaggio in Power Point in cui si diceva chiaramente che: dare la colpa a Dio dei disastri dell’umanità, non ha senso, visto che troppi uomini e donne non vogliono sentir parlare di Dio e non vogliono seguire le sue leggi. In particolare certi capi di stato drogati dal potere. Dio vorrebbe aiutarci, ma sia nelle scuole, sia nelle famiglie, sia nei governi, troppi non ne vogliono sapere. Dio è sempre disposto ad aiutarci, ma noi dobbiamo chiederglielo. Se a guidare l’umanità è la lotta per il potere, l’odio, l’immoralità, la ricerca del piacere senza legge,… allora nessuno si lamenti , l’abbiamo voluto noi. Se i padri sono ubriachi… immaginate cosa soffriranno i figli! La conclusione positiva è stata quella di affermare che Dio ci è vicino e guida la storia. Gli ultimi avvenimenti lo dimostrano. Lo Spirito di Dio si trova in mezzo a tutti i popoli. Uniamo quindi le forze positive, perché , con il Suo aiuto, vinceremo il male.